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Visualizzazione dei post da gennaio, 2015

4/52 Tutto l'amore

Quanto segue non sarà niente di allegro, ma è una cosa che chissà per quale motivo, lasciandomi ispirare dal titolo che io stessa tempo fa ho scelto, è dovuta venire fuori così. Una lettera immaginaria che molti anni fa, diciamo una trentina, una persona avrebbe potuto scrivere, magari, a un'altra persona. Una lettera immaginaria, che non c'è mai stata e se mai fosse esistita non poteva essere certo piena del senno di poi di cui è intrisa questa. Ma, bando alle ciance, ecco cosa ne è venuto fuori. Caro amore, quante cose vorrei dirti tutti i giorni e invece non lo faccio. Non abbiamo quasi mai tempo per starcene in pace a guardarci negli occhi. Poi, a volte, ho paura che a guardarci negli occhi finiremmo per accorgerci che forse non ci troviamo più niente, lì dentro. Magari invece ho solo paura di dire che ho bisogno di te. Che non potrei stare se non sapessi che ci sei tu, da qualche parte. Sono ormai mesi che sei partito, e non è la prima volta: lo so, lo so che

Un po' di affari miei in attesa di altro

Bene, virus intestinale: andato. Giro di bozze in corsa: finito. Ora mi posso dedicare – forse – a qualche altra cosa prima del prossimo libro, che arriverà stasera. Forse domani.  Ho saltato l'ultima lezione di corso Indesign! Mi è dispiaciuto molto ma temevo che il treno mi avrebbe fatto vomitare visto che stavo ancora male (e oggi sono uscita con il cane rendendomi conto che non sto ancora benissimo), ma ormai sono in netta ripresa. Nel frattempo qui il cielo si è fatto grigio grigio, dopo giorni di sole splendido, e un po' più freddo e un po' più gennaio e meno novembre, visto che ormai durante l'anno potremmo prendere a caso un mese, cambiargli nome, e più o meno ci azzeccheremmo, quanto a meteo. Domani è in arrivo il quarto titolo del 52WWP e non attendetelo con troppo ardore, perché è tristissimo. Cioè, non esageratamente, ma abbastanza. Però non importa, se penso che quando ho iniziato a scrivere per il post di domani non sapevo assolutamente che pesci

Idee

Ho avuto una nuova bella idea, quindi farò una rubrica nuova per questo blog, per chi vorrà seguirla, poi sapete che per il resto continuerò a raccontare gli affaracci miei come sempre. Però ho pensato a questa cosa l'altro giorno, così per caso, e mi è parsa una cosa simpatica, perciò ve la  propongo: non avrà una cadenza regolare e non ho ancora deciso come si chiamerà, lo deciderò quando scriverò il primo post a riguardo. C'entrerà con il raccontare storie, questo ve lo anticipo. Avrò bisogno di un attimo di tempo per organizzarmi ma lo farò presto, attendo che finisca il corso (mercoledì prossimo finalmente ultima lezione!) e mi ci dedicherò, sperando non ci siano contrattempi nel mezzo. E ho scritto questo post così mi devo costringere a farlo, perché ormai l'ho annunciato... :) Buona domenica a chi passa oggi di qui, io oggi la trascorro in pace con il mio LOVE, finalmente!

3/52 Momenti di solitudine

Ci sono stati periodi nei quali scrivere un post con questo titolo sarebbe stato più facile. Perché ci sono stati momenti in cui mi sono sentita irrimediabilmente sola, magari non perché non avessi qualcuno vicino (magari quando ancora abitavo con i miei, per esempio) ma perché sentivo la mancanza di anime affini. Oggi questo non accade più, e sebbene io lavori da casa e quindi non mi debba sottoporre alla tortura di socializzare (ehm, va be', sono fatta così) con colleghi con i quali dovrei fingere cortesia (tranne quelli eventualmente simpatici) mentre mio marito se ne va di casa alle 8 e mezza o prima (a volte anche dopo, beata flessibilità dei rappresentanti) e torna alle 6 di sera quando va bene, più tardi quando va meno bene, insomma, nonostante tutti questi nonostante, sola non mi ci sento mai. Intanto va ricordato che c'è canetto, che è pur sempre una presenza calda, viva e dolce, seppur silenziosa (a parte quando arriva il postino). Ma poi con me stessa ormai ci

Cose nuove

Insomma, tenendo conto che ho iniziato a fare le cose con la pasta sfoglia L'ALTROIERI non posso lamentarmi del risultato! La settimana scorsa ho fatto una torta salata con porro, zucchine, robiola e crudo, mentre questa qui sotto è con zucchine, pancetta e mozzarella. Buonissima e anche di bell'aspetto, che ne dite? E l'ho fatta un po' a caso, con quello che avevo in frigo, perché ieri sera cenavamo sfasati e così ci sarebbe stato qualcosa di pronto al rientro del guerriero. No, non sto facendo la food blogger, volevo solo autocongratularmi con me stessa, perché ogni tanto fa bene farlo e darsi un po' di arie, giusto? Anche se chi si loda s'imbroda, sempre meglio che stare sempre lì a dire che facciamo schifo e siamo sfigati e non sappiamo fare niente. Ecco, almeno questa la so fare, per esempio. Il punto è che è davvero bello imparare a fare cose nuove, mettersi un po' alla prova, buttarsi un po'. #cooking #dinner #tortasalata e io fino al

Share

Come PIM  è molto ispiratrice, così, ho scoperto, lo sono anche Austin Kleon  e il suo blog, e grazie alla prima ho scoperto il secondo, e grazie a entrambi ora ho anch'io questa cosa simpatica sul mio telefono! Niente, mi andava di condividerlo e basta :)

Collage

Ecco qui il mio ptitzelda2014, non proprio completo ma dài, quasi, ho cercato qualcosa ogni giorno. Un dicembre di caffè, scrittura, biscotti, natura e noi. Insomma, l'essenziale, direi. Ora basta pensare alle vacanze, però, altrimenti ricomincio a bere Prosecco tutti i giorni :)

2/52 E questo te lo sputo in faccia

Nina adorava studiare il latino. Già  da quando, alle medie, aveva iniziato a seguire un corso fuori dall'orario scolastico. Un corso che non era obbligatorio e che era solo "consigliato" a quegli studenti che avrebbero frequentato il liceo l'anno dopo. Lei e pochi altri si fermavano un'ora in più con il prof di italiano e imparavano le prime declinazioni e le prime delizie (o gli orrori, dipende dai punti di vista) di quella lingua che tutti chiamavano morta.  Nina ora non era più alle medie, ma sedeva su uno dei tre scalini che dividevano il piano della sua aula dal corridoio che portava al Lazzaretto, come veniva chiamato il corridoio dei secchioni, quello su cui si affacciavano le classi che facevano un'ora in più, una lingua in più... tutto in più. Le piaceva sedere lì perché, con gli intervalli alternati, mentre lei ripassava il De bello gallico gli altri erano ancora in classe a fare lezione. Nina, con il suo mozzicone di matita in mano e le sc

Breve ma intenso

Svolazzo di qua a supervelocità, ché oggi non ho tempo e continuo a perdere tempo! Ma da questa settimana abbiamo ricominciato sul serio, e non si scherza proprio per nulla... progetti in testa A NON FINIRE, e se ne realizzo almeno uno già sono felice. E oggi sono felice come non mai, e so che stasera sarò stanca come non mai, ma non importa, perché mi sento straviva in questo continuo andirivieni del mio cervello che, sentite un po', ronza continuamente e non sta fermo un attimo. Venerdì vi aspetto per la seconda puntata del 52-week-writing-project che è praticamente già pronta grazie a un'illuminazione che ho avuto stamattina prima che suonasse la sveglia. Una di quelle apparizioni spontanee e meravigliose che mi fanno gioire, una storiella breve alla quale mi sono già un po' affezionata. Se domani non ho nulla da dire, vi catapulto quindi direttamente a venerdì. Ci sono due cose però che vi vorrò raccontare, spero entro fine gennaio: 1) un collage del mio ptitzelda

1/52 L'anno nuovo è come... un pugno nello stomaco

L'anno nuovo è come un foglio bianco in cui tutto è da scrivere. Che cazzata. L'anno nuovo è una convenzione, ma noi siamo umani e ne abbiamo bisogno, come dei minuti, delle ore, dei giorni della settimana, di una parola per descrivere un sentimento. E va bene così, ci organizziamo, speriamo che dopo Capodanno ci possa essere una rinascita e ci sentiamo meglio. Come se potessimo ripartire da zero, dimenticare gli errori, le delusioni e portarci solo gli insegnamenti. Be', certo è anche così, a volte. O in parte. L'anno nuovo è una serie di mesi che uno dopo l'altro ci immaginiamo già in un certo modo: starà poi a quel che accade disilluderci o premiarci, sorprenderci, in positivo o in negativo, confermarci. Insomma, è come sempre, solo un altro numero sul calendario. Ma va bene, siamo umani, abbiamo bisogno di queste cose. L'anno nuovo è speranza. Di un anno migliore, di sogni realizzati, di sogni da inventare ancora. Non toglieteci almeno i sogni e la

2014 in pillole - il mio 2014 attraverso il blog

Patalice nel suo blog ha fatto un riassunto-lista dell'anno passato che mi è piaciuto molto. Io non aggiorno quotidianamente il blog e riuscire a ricostruire i momenti importanti del 2014 mese per mese dando una scorsa ai post che ho pubblicato non è proprio un riassunto fedele... ma diciamo che è il riassunto di ciò che più mi è rimasto. La prima metà dell'anno, tra l'altro, è stata sicuramente in gran parte occupata dall'organizzazione del matrimonio, quindi, be', probabilmente passavo il tempo libero fra siti e negozi in vista del gran giorno! Ecco qui il mio 2014 GENNAIO - primo (per me) Capodanno con bimbo al risveglio! - inizio non proprio alla grande, con il marito (allora moroso) che aveva qualche problema allo stomaco non meglio definito, e che alla fine si è rivelato un risultato dello stress da lavoro - supermegalitigio con impiegati dell'Enel che ci hanno lasciati senza gas per 5 giorni - ho imparato a fare benissimo il risotto! FEBBRAIO -

52 titoli per 52 post

Innanzi tutto, buon anno! È stato un Natale all'insegna di raffreddore, molto, vino, parecchio, amici, soprattutto, famiglia, abbastanza. Un Natale quasi perfetto, come sempre, insomma. Mi sono fatta sentire poco perché il tempo era poco e pieno di cose da fare, ma eccomi qui con tutta l'intenzione di farmi sentire più spesso possibile. Questo blog, ormai l'avrò detto fino alla nausea, è ormai una seconda casa per me, ci sto così bene dentro che non potrei proprio abbandonarlo. L'anno scorso ho deciso di abbellirlo e ho cambiato un po' i suoi colori e le sue forme, quest'anno voglio anche mantenerlo con maggiore costanza, se possibile, e con un po' di aspettativa... mi spiego meglio! Ci ho pensato a lungo negli ultimi giorni e finalmente ho deciso che cosa farò ogni settimana in questo blog: ho cercato un'idea più coerente e migliore, ma per ora ho pensato che fosse meglio iniziare con qualcosa di semplice. Perciò ho deciso che il mio sarà un 52-week