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Scimmie e pelle d'oca

«Adesso ti racconto una storia vera, presa pari pari da una delle pubblicazioni scientifiche più autorevoli del paese. Hanno sottoposto due scimmie a un esperimento. Ogni sessanta secondi gli somministravano una scossa elettrica. Ora, la prima delle due scimmie aveva un pulsante nella gabbia e le bastava premerlo per non beccarsi la scossa. Anche la seconda aveva un pulsante, ma non serviva a niente. Dopo un po' la scimmia numero uno capisce il trucco e si butta sul pulsante come una pazza per evitare la scossa. Invece la scimmia numero due si rende conto che il suo pulsante non serve a un cazzo, per cui si mette in un angolino a grattarsi e a prendersi la sua scossa ogni minuto. Be', com'è andata a finire? Che la scimmia numero uno si è presa l'ulcera e nel giro di due settimane ha tirato le cuoia. La scimmia numero due invece, che si è rassegnata alle scosse, vive felice e contenta. Un piccolo esperimento che è la morale dei nostri tempi».
Don De Lillo, Americana

Per dire che stasera ho mal di stomaco e salto palestra, dato che sono reduce da raffreddore con tosse e fine settimana lavorativo più giornata di oggi a Udine... insomma, sono stanca.

Però ho passato un ottimo compleanno, una bellissima serata davvero, e anche sabato sera, nonostante non stessi molto bene, è stata una serata tranquilla ma a suo modo abbastanza divertente. Oggi è arrivato il freddo becco, quindi non c'è niente da fare, dobbiamo rassegnarci a impallidire e a coprirci e a cercare di scaldarci stando un po' più appiccicati...

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A volte ho la sensazione di non essere reale. Forse è colpa del fatto che lavoro tante ore da sola, forse ho questa abitudine di guardarmi da fuori, forse è perché ultimamente la confusione nella testa regna sovrana. Mi sento irreale, eppure so che le mie azioni hanno delle ripercussioni sulla realtà quindi dovrei rendermi conto che è una sensazione stupida. Cerco di fare cose concrete, regolari, misurate perché i ritmi e le cose cadenzate mi danno sicurezza. Provo a evitare le distrazioni ma non ne sono tanto capace. Finisco per inventarmi mondi immaginari e perdo l'àncora. È un bene o un male, perdere l'àncora? Non lo so proprio. A volte tutto sembra così insignificante se si pensa alla fine che faremo tutti, che mi chiedo a che pro reggersi sempre al parapetto, anche quando il mare si fa burrascoso? Però sì, rivorrei la calma. Rivorrei il silenzio. Rivorrei la sicurezza, o almeno la convinzione, di aver fatto bene. Rivorrei la sensazione di felicità scontata che scontata non

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