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Visualizzazione dei post da luglio, 2012

Amore

Anche quando mi arrabbio, anche con lui, anche quando sono triste, anche quando lo siamo entrambi, e passiamo le giornate arrancando aspettando solo che finiscano in attesa del fine settimana, che non è mai totalmente rilassato, anche e soprattutto quando mi prende/ci prende lo sconforto, penso comunque che alla fine, in un modo o nell'altro, le cose andranno meglio, perché siamo più forti, soprattutto insieme. Quindi, alzando un dito medio a un certo mondo fatto di soldi e di merda, sorridiamo, e abbracciamoci, che restiamo uno dei pochi punti fissi l'uno dell'altra. :)

Di piaceri

Mamma mia, se ci penso, con questo lavoro sto davvero leggendo una marea di pagine. E quindi di libri. Eppure non riesco lo stesso a trovare spiacevole leggere per svago. Dunque la mia vita è quasi completamente fiondata in realtà totalmente immaginarie ("quello che non c'è" direbbero gli Afterhours). Un continuo dispiegarsi di pagine e pagine, rilegate e non, stampate da me o copertinate, a caccia degli errori e a volte a caccia soltanto del senso. Quando ho letto "Se una notte d'inverno un viaggiatore" non avevo ancora iniziato a fare questo e non sapevo nemmeno di volerlo fare, ma mi sono improvvisamente resa conto che sarebbe stato forse l'unico sogno che avrei voluto a un certo punto realizzare. Era solo naturale che dovesse essere così. Alla fine così è stato. Sapete, ci sono stati dei momenti nella mia vita in cui mi sentivo sospesa tra quello che avevo e quello che avrei voluto avere, momenti che mi sembravano un'estate infinita, ma non un&

Il posto di lavoro

Che nel mio caso significa: dove mi metto a lavorare, in cucina, in salotto, in giardino? (O in camera?, ma solo quando non sto tanto bene o mi tocca lavorare quando in casa c'è un po' di "casino" - bambini che giocano, di cui uno dei due è ultratrentacinquenne.) Devo dire la verità, mi trovo bene in qualunque luogo e mi trovo male in qualunque stanza, ovvero dopo un po' mi tocca cambiare posizione o postazione, in questo senso mi annoio molto facilmente. Al momento la scelta è per il salotto: intanto perché è l'unica stanza dotata di aria condizionata, è la più ampia e luminosa, se c'è del lavoro leggero mi tengo anche la tv in sottofondo e niente è più comodo del binomio divano+pouf. D'inverno invece prediligo la cucina, più calda e accogliente, e poi sul divano rischia di venirmi troppa voglia di dormire. Il letto invece è troppo scomodo sempre, e poi ho vissuto un sacco di tempo costretta a studiare in camera e preferisco per lo meno dividere il